Battaglia di Pljevlja
Battaglia di Pljevlja parte della Resistenza jugoslava | |||
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Data | 1 Dicembre 1941 | ||
Luogo | Pljevlja, Regno di Montenegro | ||
Esito | vittoria italiana | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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La battaglia di Pljevlja fu un'offensiva dell'Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia diretto a sbloccare l'assedio della cittadina di Pljevlja, in Montenegro; la brigata partigiana Kom, guidata dal generale Arso Jovanović, venne respinta dalle truppe della 5ª Divisione alpina "Pusteria" di stanza nella regione.
Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]Il 1º novembre 1941 il comando popolare jugoslavo aveva pianificato un attacco generale contro la guarnigione di Pljevlja[1]. Arso sapeva che gli italiani erano a conoscenza dell'attacco imminente.
Forze in campo
[modifica | modifica wikitesto]Secondo Jovanovic la battaglia "sarebbe stata breve"; egli disponeva di distaccamenti dalle brigate Kom, Zeta e Bijeli Pavle per un totale di 4000 uomini[2]. Gli italiani disponevano di reparti della divisione 5° Pusteria quantificabili in 2000 soldati[3].
La battaglia
[modifica | modifica wikitesto]L'attacco jugoslavo iniziò alle 01:30 del 1º dicembre 1941 dopo azioni dimostrative nell'abitato di Bucje; per contrastarlo gli italiani ricorsero a tutte le forze disponibili, riuscendo a respingere l'assalto dopo sedici ore. I partigiani subirono forti perdite, anche a causa del supporto d'artiglieria da parte italiana.
Conclusione
[modifica | modifica wikitesto]A seguito della battaglia, molti partigiani disertarono presso i Cetnici e i partigiani furono espulsi dal Montenegro. Numerosi furono i casi di dissidi interno (contro la "lijeva skretanja", la "deviazione a sinistra" di gruppi più estremi) e le uccisioni di prigionieri. Dal canto loro, gli italiani e le milizie dello Stato indipendente croato iniziarono una dura repressione, mentre gli insorti premettero per una riorganizzazione dell'esercito (includendo il reclutamento femminile[4]).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ U Vatri Revolucije, NIGP "Rilindja", 1973, p. 112.
- ^ Mladen Stojanović, Socialist Republic of Serbia, Secretariat of information of the Assembly of the Socialist Republic of Serbia; Export-Press, 1970, p. 24.«...Lovćen, Kom, Zeta, and Bijeli Pavle who had taken part in the Battle of Pljevlja»
- ^ Boško Đuričković, Vojni istoriski glasnik, Vojno-istoriski institut, 1952, p. 10.
- ^ Jelena Batinić e Stanford University. Dept. of History, Gender, revolution, and war: the mobilization of women in the Yugoslav Partisan resistance during world war II, Stanford University, 2009.